domenica 10 ottobre 2010

Intervento del Senatore Tomassini alla Festa provinciale del PDL

Si è parlato di sanità alla Festa Provinciale del PDL a Busto Arsizio dove sabato 9.10.2010 sono intervenuti in un dibattito corretto e cortese i senatori Antonio Tomassini (PdL) e Daniele Bosone (PD), medici, il primo presidente della commissione Sanità al Senato, il secondo suo vice, competente moderatrice la giornalista televisiva Francesca Cantiani. 

Di seguito quanto pubblicato da Varesenews
"Il nostro sistema sanitario nazionale è d'eccellenza a livello mondiale, come la stessa OMS conferma, ma gli italiani paiono non accorgersene: i problemi esistono e le lagnanze dell'utenza per ogni disservizio sono motivate. La Lombardia brilla per ricchezza di strutture sanitarie, ma a un costo e con difficoltà organizzative crescenti: il sistema complessivo necessiterebbe di riorganizzazione, di potenziamento su alcuni aspetti e "dimagrimento" su altri...L'incontro si era aperto con un minuto di silenzio per la tragica fine di quattro alpini, trucidati in un agguato talebano in Afghanistan.
Andando a esaminare lo stato del servizio sanitario nazionale, Tomassini riconosceva un divario «geografico», anche nella percezione della qualità, considerata in genere buona al Nord e cattiva al Sud, con conseguente "turismo sanitario". Certe zone sono arretrate, riconosceva l'esponente pidiellino; «in altre la sanità è uno strumento della politica»; vi sono città (citava Palermo) in cui astanterie di pronto soccorso «disumane» convivono con assolute eccellenze specialistiche... Sulla questione pubblico-privato, Tomassini mira ad una convivenza «sussidiaria» dei due sistemi, tanto più che su 108 miliardi di euro l'anno di sostegno pubblico al settore, gli italiani aggiungono di tasca loro 30 miliardi (fino al 30% del totale in Lombardia), a volte in modo evitabile, come certi sprechi pubblici sono senz'altro da stigmatizzare. Una combinazione di etica, tecnica, economia, partecipazione deve guidare per Tomassini l'azione della sanità, e i livelli locali non possono restare ignari dell'evoluzione del quadro nazionale nel suo complesso....
Razionalizzare i reparti sul territorio, estendere e rafforzare i servizi non strettamente legati all'emergenza, ristabilire le gerarchie nelle èquipe e il rapporto fiduciario con pazienti e famiglie, infine tutelare il rischio professionale, questa l'indicazione di Tomassini: anche perchè quest'ultimo aspetto è diventato negli ultimi uno degli elementi di criticità del sistema."

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